03/11/2005 - Fantasy Magazine
 

Guerre Stellari made in Italy
Tra la miriade di fan film ispirati dall’universo creato da George Lucas ecco a voi l’italiano Dark Resurrection

 
 
 

Siamo alla fine dell’ Episodio VI, il cattivo Darth Vader muore tra le braccia del figlio. Finalmente una nuova speranza si affaccia all’orizzonte: l’Impero è caduto, una nuova Repubblica può sorgere dalle sue ceneri e Luke e sua sorella Leia hanno la possibilità di rifondare l’antico ordine dei Cavalieri Jedi.

Ma la minaccia costituita dai Sith non è stata interamente debellata: a secoli di distanza, l’equilibrio della forza, la pace galattica sarà nuovamente minacciata da un oscuro signore e dal suo apprendista. In un'antica leggenda si narra di un tempio nel quale è contenuta la conoscenza dell'universo e di un sigillo che ne impedisce l'accesso. Molte guerre vennero combattute per il dominio del tempio, ma col tempo il ricordo di queste battaglie si è perso nella memoria e il luogo è entrato a far parte del mito.

Lord Sorran (Giuseppe Licata) Jedi Oscuro, e il suo apprendista (Andrea Bucella), sono alla ricerca di questa fonte di conoscenza e potere. Spetterà al maestro Jedi Zui-Mar-Lee (Maurizio Zuppa) e alla sua Padawan, Hope (Marcella Braga),

impedire che la visione della maestra Jedi Organa (Elisa Wernek) si compia e che il signore dei Sith riesca a rompere il sigillo. Nell’universo si profila un nuovo scontro tra il bene e il male, tra lealtà e tradimento e la posta in gioco sarà la libertà dei popoli dei sistemi stellari.

Questa è la premessa, il punto di partenza, di Dark Resurrection, cortometraggio scritto, diretto e montato da Angelo Licata, tra le altre cose webmaster del sito Guerrestellari.net, e prodotto dallo stesso Licata e da Davide Bigazzi, responsabile della progettazione in 3d.

"L'idea è nata due anni fa." Ci ha confidato Angelo Licata. "E' sempre difficile dire come nascono le idee. Lo script è venuto fuori in una sola notte, ma ha subito tantissimi cambiamenti dalla sua nascita a oggi. Si può dire che la storia si è raccontata da sola. Mentre visualizzavamo i concept art, venivamo inondati da tantissime idee, e alcune erano così interessanti da spingerci a cambiare parti dello script. Il problema era rendere reali le idee con i nostri mezzi. Non disponevamo di milioni di dollari. Ma i risultati credo siano di tutto rispetto nonostante il budget inesistente (circa 4000 euro n.d.r.). Merito naturalmente anche dei numerosi collaboratori che hanno lavorato in cambio del loro nome nei credits."

Superata la fase di ideazione, la troupe è al lavoro sul girato da circa un anno e, al contrario di ciò che accade per le grandi produzioni, le riprese vanno di pari passo alla fase di postproduzione. "E' una necessità dettata dal fatto che siamo solo in quattro a lavorare al montaggio e agli effetti speciali, e vogliamo essere sicuri che funzionino prima di girare alcune sequenze di collegamento."

Uno sforzo davvero titanico per questa piccola produzione artigianale che ha già girato i tre quarti del film. La straordinaria qualità di questo lavoro fatto con passione è testimoniata dal trailer disponibile gratuitamente sul sito www.darkresurrection.com

Già a una prima occhiata, ci si rende conto di trovarsi davanti a un'opera lontana dalle trilogie, una storia a parte e, per quanto possibile indipendente, dall'universo di Lucas. "La galassia di cui parliamo" ha concluso Licata, "è un pochino più lontana, o vicina, di quella di Lucas. Questa è una storia a parte, è la mia intepretazione della Forza, del lato oscuro, e delle scelte che portano le persone a sporcare la propria anima. L'idea era di raccontare qualcosa di inedito, allontanandosi dai personaggi creati da Lucas. Qualcosa che non si è visto da nessuna parte, in nessun film o fanfilm."

L'obiettivo sembra essere stato ampiamente raggiunto, anche se tra i personaggi del film spicca, e non poteva essere altrimenti, il nome della maestra jedi Organa. Che sia una lontana discendente della principessa Leia Organa?

Il corto, nato come progetto senza alcun scopo di lucro, si articolerà in due capitoli di circa quaranta minuti e sarà a disposizione per il download gratuito (formati QT , DIV-X e WMV) sul sito ufficiale della produzione, una sorta di blog ricco di informazioni sugli attore e il cast tecnico, sulla scelta dei set, sulla nascita dei mondi virtuali e dello straordinario lavoro condotto da Davide Bigazzi e dalla società Lords of illusion, che si occupa degli effetti visivi.

Spiluccando tra le domande riportate nella sezione FAQ, ad esempio, si scopre che i costumi, specialmente quelli dei Jedi e dei Sith sono stati confezionati a mano, che due delle quattro spade laser impiegate nelle riprese sono state costruite in Italia o che gli esotici paesaggi che ci trasportano su mondi di lontane galassie non sono altro che suggestivi scorci della Liguria: le coste di Ventimiglia, una cava sopra Arma di Taggia e le montagne intorno a San Remo, dove si trova l’antica chiesa diroccata, set per gli esterni del Tempio.

 
 
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