Dark Resurrection Crew: Daniele Balconi
1- Come sei entrato a far parte di DR?
Beh, in maniera molto semplice a dire la verità. Avevo trovato l'annuncio di casting per il film, dove cercavano attori combattenti. Così io e il mio team, i Flying Without Fear abbiamo preparato una coreografia di combattimento e ci siamo presentati al casting a Sanremo, lasciando di stucco, e anche spaventando in verità, il regista Angelo Licata.
2- Puoi spiegarci di cosa ti occupi all'interno della produzione?
Mi occupo di Stunt. Sono il co-fondatore assieme a Fabio Branca dello stunt action team Flying Without Fear, che è il team che si è occupato di gran parte delle scene di combattimento del vol.0, sia come controfigure che come combattenti generici.Io personalmente ho fatto da assistente coreografo al maestro Maurizio Zuppa, e coordinavo gli stuntman che si sono occupati delle scene d'azione.
3- Cosa ti ha dato personalmente l'esperienza di DR?
Beh, Dark Resurrection è qualcosa di assurdo. Mi ha stupito vedere così tante persone coinvolte in un progetto no budget e no profit, ma tutta quella passione mi ha coinvolto subito, soprattutto per il genere di persone che si sono prestate a Dark Resurrection. Persone piene di voglia di fare, di passione e di sentimento per un qualcosa che alla fine non è altro che il prodotto di un cuore unico, costruito con quello di tutte le persone che hanno contribuito. Ma soprattutto, partecipare a Dark Resurrection ha alimentato sempre più la mia voglia di fare questo lavoro, l'attore e lo stuntman per quanto mi riguarda, e la fiducia nelle mie possibilità e nel mio team.
4- Raccontaci un aneddoto personale, divertente, significativo, insomma un momento speciale a tua scelta durante il lavoro su DR.
Ehehe... ce ne sarebbero tanti...ma mi piace sempre ricordare la faccia di Angelo Licata durante il casting.Siamo entrati nella stanza, eravamo Io, Fabio Branca e Yari Zuffi, pronti a mostrare quanto avevamo preparato. Di primo impatto il regista non sembrava molto convinto ma, non appena abbiamo iniziato a muovere le armi (erano armi sportive, sciabole), Licata ha strabuzzato gli occhi tra il sorpreso e lo spaventato, interrompendoci dicendo: "basta ragazzi!Siete presi" e io gli rispondo: "Ma...manca il pezzo più bello della coreografia !!!". Sembravo un bambino a cui era stato tolto il giocattolo. E lui rinforzava : "No no, non c'è problema, siete presi, basta !!! " e agitava le braccia. E lì, i miei compagni ed io ci siamo abbracciati, contenti del risultato ottenuto.