Dark Resurrection Crew: Isabella Tabarini
1- Come sei entrata a far parte di DR?
Sono entrata a far parte di Dark Resurrection nel volume 1 come doppiatrice. Riccardo Leto mi parlò di questo progetto incredibile ormai 4 anni fa. Avevano già girato e cercavano doppiatori. Io ero attrice ma di doppiaggio non avevo esperienza. Feci semplicemente un provino ed Angelo mi scelse. Da lì partì il tutto, doppiai e prestai anche il mio volto per una breve immagine della nutrice di Hope, Heasen. Poi, entusiasmata dal gruppo decisi di entrare a far parte della Riviera Film ed aiutare dove possibile.
2- Puoi spiegarci di cosa ti occupi all'interno della produzione?
Nel progetto Dark Resurrection devi essere pronto a sdoppiarti e a "riciclarti", quindi ho fatto un po' di tutto. Il doppiaggio è sempre la parte che preferisco perchè è quello che si avvicina di più al mio lavoro di attrice, ma essendo davvero un gruppo con cui è bello lavorare, diventa appassionante fare qualsiasi cosa. Quindi, nel volume 0 ho fatto doppiaggio, organizzazione, casting director per le voci... insomma ovunque potessi essere utile!
3- Cosa ti ha dato personalmente l'esperienza di DR?
Mi ha fatto capire l'importanza delle persone. Ho capito che un progetto può vivere solo se le persone sono mosse da passione e scopi comuni. Soprattutto quando i progetti sono indipendenti e no profit.
4- Raccontaci un aneddoto personale, divertente, significativo, insomma un momento speciale a tua scelta durante il lavoro su DR.
Sul set di Dark non mancano i momenti divertenti. Soprattutto perchè tutti ci prendiamo continuamente in giro. Mi fa molto ridere vedere Angelo, il regista, che ogni volta che si rivede nei backstage si stupisce e continua a chiederci: "Ma sono davvero così odioso?". Non lo è, è mosso da passione e a volte questo lo acceca un po' sulle maniere. E' buffo vedere il rapporto che ha con Fabrizio e il suo "cappello girato al contrario perchè siamo in ritardo", ma questo è un aneddoto che lascio raccontare a lui... E' buffo cercare di fare un'intervista per il backstage e non riuscire a concludere un concetto perchè attorno succede la qualunque tra scherzi e deliri. Non è un aneddoto solo, lo so, ma questo è il set di Dark. E io lo amo molto.